
Cefalea e Osteopatia
La cefalea, comunemente detta mal di testa, è un dolore localizzato o esteso che coinvolge la testa. Può manifestarsi in modo costante, a fasi alterne o solo occasionalmente.
La cefalea è una delle principali cause di disabilità personale, sociale e lavorativa. Può avere molteplici cause e manifestarsi in diverse forme. Per questo vengono divise in:
Cefalee primarie: senza causa apparente e classificate in base ai sintomi. Tra queste troviamo l’emicrania con e senza aura, la cefalea di tipo tensivo e le cefalee autonomico-trigeminali come la cefalea a grappolo.
Cefalee secondarie: classificate in base alla causa scatenante. Tra queste troviamo le cefalee dovute a traumi cranici, cervicali, vascolari, problematiche occlusali ecc…
I tipi di cefalea più diffusi sono:
Emicrania con o senza aura: caratterizzata, spesso, da dolore pulsante, unilaterale, associata a sintomi quali nausea, vomito, sensibilità alla luce e ai rumori. Se è presente anche l’aura sono presenti sintomi del sistema nervoso centrale, unilaterali, reversibili e possono riguardare la sfera visiva, del linguaggio, del movimento
Cefalea tensiva: la più comune. Si avverte come una morsa o una pressione su tutta la testa, spesso legata a tensioni muscolari e stress.
Cefalea a grappolo: molto intensa, si manifesta in attacchi ravvicinati e colpisce di solito un solo lato del viso, associata a lacrimazione e congestione nasale.
Cosa succede a livello cerebrale quando si scatena la cefalea e chi sono i protagonisti del dolore?
Quando si scatena una cefalea, entrano in gioco diversi meccanismi a livello del sistema nervoso centrale e periferico. Nel caso dell’emicrania, ad esempio, si verifica un fenomeno noto come depolarizzazione corticale a propagazione (CSD), cioè un’onda di attivazione elettrica dei neuroni che si diffonde attraverso la corteccia cerebrale.. Questa depolarizzazione è seguita da un periodo di ridotta attività neuronale e cambiamenti vascolari, che contribuisce ai sintomi dell’aura (disturbi visivi, formicolii, alterazioni sensoriali) e all’attivazione delle vie del dolore. Inoltre, si liberano sostanze chimiche come l’ossido nitrico, serotonina, ed il peptide correlato al gene della calcitonina. Queste molecole amplificano il segnale del dolore e determinano la dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali e l’infiammazione delle terminazioni nervose (soprattutto del nervo trigemino).
Nei casi di cefalea tensiva, invece, la tensione muscolare di collo, spalle e muscoli cranici può aumentare l’attivazione delle stesse terminazioni nervose precedentemente citate, favorendo la comparsa del dolore.
I 2 meccanismi principali alla base della percezione del dolore cranico sono:
• Infiammazione neurogenica (sia endo che esocranica).
È un’infiammazione di origine nervosa (sono le fibre nervose che rilasciano i mediatori dell’infiammazione e quindi a livello locale si attivano le cellule immunitarie).
• Sensitizzazione del trigemino e dei nervi che fuoriescono dalla seconda e terza vertebra cervicale.L’infiammazione neurogenica può essere generata da
densificazione delle strutture muscolo-fasciali per:
– traumi cranici;
– tensioni e contrazioni muscolari cranio-cervicali compresi disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM);
– perforazioni delle suture in pazienti sottoposti a craniotomia in interventi neurochirurgici.
Perché è importante un approccio multidisciplinare?
Le cause delle cefalee possono essere molteplici: stress, traumi, problemi muscolari o articolari, ma anche fattori ormonali, digestivi o neurologici. Ecco perché, per gestire in modo efficace questo disturbo, è fondamentale un approccio multidisciplinare che coinvolga diversi specialisti. Di fondamentale importanza è la visita neurologica per la diagnosi e la prescrizione farmacologica adeguata in base al tipo di cefalea.
Il ruolo dell’osteopata nella cefalea
L’osteopata si occupa di valutare e trattare eventuali disfunzioni del sistema muscoloscheletrico, fasciale e cranico che possono contribuire alla comparsa o al mantenimento della cefalea. Grazie a tecniche manuali delicate e mirate può effettuare il trattamento sia in acuto (mentre si ha l’attacco cefalgico) sia per pazienti cronici.
Il trattamento osteopatico ha come obbiettivo:
– Ridurre le tensioni muscolari e fasciali a livello di collo, spalle e cranio le quali possono favorire la compressione dei nervi e dei vasi sanguigni che passano in queste aree e che spesso sono in disfunzioni nei pazienti che soffrono di cefalea.
– Migliorare la mobilità delle articolazioni cervicali e craniche. Rigidità e blocchi articolari, soprattutto nel rachide cervicale e nella zona craniale, possono alterare l’equilibrio meccanico e aumentare la predisposizione alla cefalea. L’osteopata utilizza tecniche dolci di mobilizzazione per ripristinare lanormale mobilità e la funzionalità articolare.
– Favorire la circolazione sanguigna e linfatica. Una circolazione fluida è essenziale per eliminare le scorie metaboliche e migliorare l’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti. L’osteopata lavorando sul sistema trigeminale e sulle zone legate al drenaggio cranico promuove un corretto drenaggio venoso e linfatico, riducendo l’infiammazione e la sensazione di pesantezza.
L’Osteopata può essere di grande aiuto sia durante l’attacco di cefalea per alleviare i sintomi e diminuire il tempo di comparsa sia nelle fasi croniche per diminuire l’intensità e le frequenza così da donare una qualità di vita migliore.